La voce alta e forte di un puro del profondo Sud, giunto a Salerno dalla natia Lucania a mirare il mare un tempo azzurro a fronte di un avito paesaggio brullo e scosceso, tra i dirupi che d'incanto schiudevano sassi e frutti. Trent'anni di lavoro africano, nella Libia desertica e assolata, ad inventare strade nell'ostico paesaggio aduso ai miraggi della Fata Morgana. Sportivo di razza e tifoso doc dei granata, nelle fortune alterne incrollabile e tenace, pur in una disamina schietta e pratica, lontana dalla faziosità, ma non dal cuore, "nel bene e nel male".
Il proditorio attacco all'ultima curva del suo lavoro in un infausto, incredibile incidente, che non piega la forte fibra e il morale adamantino, in un recupero che ha del prodigioso.
Settanta primavere ed una sola fede, la lealtà di una vita griffata sulle coordinate di un cuore semplice, nella consapevolezza che ci fa urlare, in un'ideale standing ovantion: "Nunzio Torraco, quelli come te sono pochi!".
Per la ricorrenza del 12/07/2008 Gerardo Andria
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