La serie C raggiunge finalmente un format definitivo con tre gironi redatti su base geografica nei quali la prima classificata viene promossa in serie B,mentre le ultime due vengono retrocesse in serie D.

Il presidente Guariglia affida la squadra al tecnico ungherese Stefano Mike con l'obiettivo di disputare un campionato di transizione senza patemi.In realtà però la squadra fatica ad ottenere risultati postivi,soprattutto per i problemi in fase offensiva e nonostante la difesa conceda poco agli avversari dopo la sconfitta interna col Foggia,la panchina di Mike salta.La squadra è affidata temporaneamente al mediano Michele Manenti,prima dell'avvento di Pietro Piselli.

Purtroppo però dopo una sola gara Piselli si ammala e seppur ufficialmente resta l'allenatore fino al termine della stagione,in realtà è il fratello Mario Piselli a dirigere la squadra.

A due giornate dal termine la Salernitana ottiene una vittoria fondamentale nello scontro diretto col Teramo e la settimana seguente replica espugnando Avellino,chiudendo il campionato con un solo punto di vantaggio sulla Casertana.

Nonostante il reclamo della squadra di terra di lavoro che presenta ricorso ipotizzando una partita non regolare ad Avellino,dopo oltre un mese dalla fine del campionato la Salernitana ottiene una sofferta salvezza.

Da segnalare che a poche giornate dal termine il presidente Guariglia rassegna le dimmissioni ed al suo posto per garantire continuità alla società giunge Leopoldo Fulgione.