Inizia con enormi difficoltà la stagione della Salernitana che,in preda ai soliti problemi di natura economica,riesce ad ingaggiare il tecnico solo al termine del calciomercato,dopo aver incassato i rifiuti di Serafino Montanari e di Kurt Hamrin,che al momento di firmare il contratto si rendono conto della situazione critica in seno alla società granata e si defilano;alla fine è Giancarlo Vitali ad accettare l'incarico dopo la mancata conferma a Sorrento,nonostante la vittoria del campionato.
Durante il ritiro Di Nocera Umbra la squadra apprende di essere stata esclusa dal campionato per un debito di 54 milioni;sono le fidejussioni del Comune di Salerno e dell'Amministrazione Provinciale a salvare la Salernitana,insieme alla proposta di incassi coattivi nelle partite casalinghe.
Nonostante questo in campo la squadra si fa rispettare e dopo un avvio incerto riesce ad inserirsi nel gruppo di testa,chiudendo il girone d'andata ad un solo punto dalla capolista Brindisi;durante il girone di ritorno però un vistoso calo fa uscire i granata dalla corsa per la promozione in serie B e porta il presidente Tedesco a dare le dimissioni che arrivano dopo la sconfitta di Chieti.
Il successore è Amerigo Vessa che è costretto ad assistere ad un finale di campionato deludente che porta la Salernitana a chiudere al quarto posto.
La nota positiva della stagione è il rendimento di Mauro Pantani che vince la classifica cannonieri con diciassette reti,nonostante quella non conteggiata contro il Savoia che viene invalidata dalla successiva vittoria a tavolino della Salernitana,arrivata a causa della presenza in campo del torrese Luciano Bruno che gioca quattro partite senza aver mai scontato una squalifica.
Brindisi promosso in serie B
Pescara,Martina e Savoia retrocesse in serie D
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