La nuova stagione vede il presidente Esposito occuparsi da vicino della costruzione dell'organico;quando da solo decide di cedere Vitulano al Livorno produce un'insanabile spaccatura con l'allenatore Carlo Regalia e con il Direttore Sportivo Roscia,che addirittura si dimette.

E' Alfredo Quaglia ad essere incaricato di completare l'organico in vista dell'inizio del campionato,ed il direttore lo fa ingaggiando un uomo per reaparto,tra cui spicca il centravanti Lucio Mujesan.

Per la prima volta la Salernitana passa il girone di Coppa Italia di serie C e dopo aver battuto il Brindisi ai sedicesimi,si arrende agli ottavi alla Paganese.

In campionato invece la squadra non decolla, soprattutto per la scarsa vena realizzativa,ma ancora una volta le emozioni più forti arrivano dalla società;infatti pian piano il presidente Esposito si defila,lasciando un buco di quasi un miliardo e mezzo di lire.

A garantire la sopravvivenza alla Salernitana ci pensa un gruppo di imprenditori che nomina presidente Aldo Matera;dopo poco anche il Direttore Sportivo cambia con l'avvento di Giampaolo Cominato al posto di Quaglia.

Dopo la sconfitta di Alcamo,quando ormai il campionato volge al termine,Carlo Regalia decide di accettare l'offerta per diventare Direttore Sportivo del Bari,e quindi si dimette;il presidente Matera allora affida la panchina a Mujesan,che di fatto allena la squadra direttamente dal campo non avendo il tesserino di allenatore,ruolo che formalmente viene ricoperto ancora una volta dal secondo Mario Saracino.

Si chiude con un sesto posto che dista però soli due punti dalla terzultima piazza che costa all'aAlcamo la retrocessione in serie D.