Le Lega decide per una riforma dei campionati che prevede dalla stagione successiva l'istituzione in luogo della serie C,di una serie C1 composta da due gironi da diciotto squadre e di una serie C2 composta da quattro gironi;come coseguenza in questo campionato le squadre classificate al di sotto della dodicesima posizione in classifica retrocedono in quarta serie,e questo obbliga inevitabilmente le società a costruire formazioni di vertice per conservare almeno la terza serie nazionale.

E' un anno di svolta anche per la Salernitana che il 18 luglio diventa una società per azioni,ed assume la denominazione di Salernitana Sport S.P.A.,con Enzo Paolillo che ne diventa il primo presidente;le prime decisioni assunte dal numero uno granata sono la conferma del Direttore Sportivo Cominato e l'assunzione come allenatore di Carlo Facchin.

La stagione inizia con l'eliminazione dal girone di Coppa Italia di serie C per una peggior differenza reti nei confronti della turris e prosegue con un deludente avvio di campionato che determina dopo sole otto giornate l'esonero di Facchin e le conseguenti dimissioni di Cominato,in disaccordo con la decisione del presidente.

Dopo una settimana in cui la guida tecnica della squadra è affidata a Mario saracino,viene ingaggiato Enea Masiero,con il quale però la squadra continua a deludere.

Cosi dopo la sconfitta di Siracusa,la panchina della Salernitana passa per il secondo anno consecutivo a Lucio Mujesan,che nella doppia veste di allenatore e giocatore,ha il compito di portare i granata tra le prime dodici in classifica;fortunatamente la squadra trae beneficio da quest'ultimo cambio e soprattutto grazie alla vena realizzativa di Costante Tivelli,che vince la classifica cannonieri con 19 gol,riesce a chiudere il campionato in sesta posizione,conquistando cosi un posto in serie C1. 

Nel frattempo la presidenza del club è passata da Paolillo ad Enzo Grieco.