Gli strascichi del secondo scandalo del calcio scommesse coinvolgono solo marginalmente la Salernitana,inizialmente deferita per la gara persa a Messina 2-0,ma successivamente prosciolta in quanto estranea ai fatti.

Quando si celebra il processo,a metà luglio,la squadra è già in ritiro per preparare la nuova stagione,che parte senza l'ambizione di vincere il campionato,ma con la volontà di lanciare molti giovani e di salvarsi senza patemi.

Per adempiere al compito viene ingaggiato in panchina Mario Russo,con il quale la Salernitana parte subito forte nella Coppa Italia di serie C,vincendo il girone eliminatorio e successivamente superando anche i sedicesimi,prima di essere fermata agli ottavi per mano del Siracusa.

In campionato la partenza è altalenante e puntualmente ad ogni successo casalingo corrisponde una sconfitta in trasferta,ma dopo la gara persa al Vestuti col Foggia,la Salernitana ottiene una serie di otto risultati utili consecutivi che la fanno balzare al secondo posto in classifica.

Nel girone di ritorno però arriva il blackout che fa precipitare i granata in zona retrocessione.

E' questo lo scenario che fa da sfondo al nuovo passaggio di mano della società che a metà aprile viene rilevata dal costruttore Giuseppe Soglia,il quale debutta con il successo casalingo contro la Nocerina ed assume Enrico Fedele come general manager,con il compito di preparare al meglio la stagione seguente.

Nel frattempo il pareggio casalingo a reti bianche dell'ultima giornata contro il Livorno garantisce alla Salernitana la permanenza in serie C1.