Si riparte dalla serie B con un progetto incentrato sui giovani ed affidato al Direttore Sportivo Giuseppe Pavone ed all'allenatore esordiente in categoria Adriano Cadregari.

L'inizio è incoraggiante soprattutto per l'entusiasmo derivante dalla bella vittoria interna contro il Napoli in Coppa Italia,manifestazione nella quale tuttavia i granata non riescono a superare il girone eliminatorio in virtù di una peggiore differenza reti nei confronti dei partenopei.

In campionato però l'inizio è disastroso,tanto che già alla quinta giornata Cadregari viene sollevato dall'incarico ed al suo posto viene assunto Luigi Cagni,il quale chiede qualche rinforzo importante per risollevare la squadra dai bassifondi della classifica.

Arrivano Lorieri,Melosi e Guidoni,che segna subito al debutto nel derby contro il Napoli,ma i granata continuano a stentare per altre sei giornate;la svolta della stagione arriva nel secondo tempo della gara interna contro la Fermana,quando il gol di Fusco da una grande carica alla squadra che da quel momento raccoglie ben nove risultati utili consecutivi,interrotti dalla brutta sconfitta di Cesena.

Inizia un periodo caratterizzato dalle vittorie interne e dalle sconfitte in trasferta,che inducono il presidente Aliberti ad esonerare Cagni dopo il pareggio di Monza ed a richiamare in panchina Cadregari.

Questa parentesi dura però soli sei giorni,infatti dopo la sconfitta tra le mura amiche contro il Savoia,Cadregari viene nuovamente sostituito da Cagni.

Tuttavia la Salernitana non riesce ad inserirsi pienamente nella lotta promozione e chiude la stagione in maniera deludente con tre sconfitte consecuitive,l'ultima delle quali per ben 7-1 in quel di Treviso.