Il brutto finale della stagione appena trascorsa induce la dirigenza della Salernitana a voltare pagina.

Si decide per il ritorno in panchina di Francesco Oddo che due anni prima aveva sfiorato la salvezza in massima serie proprio con i granata.

L'inizio in Coppa Italia è scoppiettante,tanto che la Salernitana supera a punteggio pieno il girone di qualificazione e poi batte anche il Perugia nella doppia sfida dei sedicesimi di finale;l'avventura dei granata si fermerà agli ottavi con una pesante scoppola subita per mano della Fiorentina.

In campionato le cose vanno decisamente peggio,dato che la prima vittoria arriva solo alla quarta giornata e nonostante le altre due che arrivano di seguito,la serie di risultati negativa che segue è il preludio all'esonero di Oddo,che arriva puntuale dopo il pareggio interno contro l'Empoli.

Viene ingaggiato Nedo Sonetti che chiede ed ottiene gli acquisti di Firicano per la difesa e di Palmieri per l'attacco,due giocatori che si rivelano però bolliti e che non danno nessun contributo positivo alla causa.

Infatti i risultati continuano a non arrivare e la Salernitana scivola ai margini della zona retrocessione,inducendo il presidente Aliberti a richiamare Oddo in panchina al posto di Sonetti.

L'allenatore siciliano torna vincendo contro l'Ancona ed anche senza far fare alla squadra un gran salto di qualità,riesce a conquistare la salvezza con tre giornate d'anticipo,battendo il Cittadella all'Arechi una settimana dopo aver espugnato Crotone.