Dopo un anno di sofferenze il presidente Aliberti prova a riportare entusiasmo in città ingaggiando per la panchina della Salernitana Zdenek Zeman che viene presentato nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città senza nascondere le ambizioni della squadra,chiarite dallo slogan che accompagna l'arrivo del tecnico boemo,nonchè la campagna abbonamenti:"dalla Zeta alla A".
Il lavoro nel ritiro di Tenna è durissimo cosi come l'attenzione dei calciatori che provano ad apprendere più in fretta possibile i meccanismi di un gioco di cosi difficile attuazione.
L'avvio in Coppa Italia non è dei migliori,con i granata che non superano il girone eliminatorio,mentre in campionato si inizia con un successo contro la Sampdoria nel quale Giuseppe Mascara realizza il primo ed ultimo gol con la maglia della Salernitana,prima di essere ceduto al Palermo per volere dell'allenatore che gli preferisce Fabio Vignaroli.
La settimana successiva arriva un pirotecnico 4-4 a Cittadella che mette in evidenza pregi e difetti della formazione di Zeman.
La prima parte del girone d'andata è altalenante,ma una prima svolta si ha nelle ultime giornate quando la Salernitana colleziona una serie di sette risultati utili consecutivi,interrotta dalla sconfitta subita in rimonta a Genova contro la Sampdoria,che la proiettano nelle zone alte della classifica.
E' cosi che si arriva al derby contro il Napoli al San Paolo,che previsto all'ottava giornata del girone d'andata,viene disputato invece il 27 gennaio dopo essere stato rinviato ben due volte;l'attesa si rivela dolce per i tifosi della Salernitana che in uno stadio stracolmo si presentano in oltre 7000 per assistere al pareggio firmato dall'argentino Leandro Lazzaro al novantaquattresimo minuto,recupero al quale si era arrivati per le continue invasioni di campo da parte di alcuni tifosi del Napoli che intendevano ringraziare i propri giocatori per quella che credevano essere una vittoria oramai acquisita.
Dopo una sola settimana si concretizza un'altra clamorosa rimonta a Crotone,dove una Salernitana sotto di tre reti nei primi diciassette minuti riesce a riacciuffare il pareggio negli ultimi undici minuti,recupero compreso.
Dopo la sconfitta interna con il Como i granata vincono cinque gare consecutive,tra le quali il derby di ritorno con il Napoli che vale anche il sorpasso in classifica ai danni dei partenopei.
Purtroppo però quando sembra che si possa davvero ambire alla promozione in massima serie la Salernitana perde prima in casa col Genoa e poi ad Ancona,nonostante fosse passata in vantaggio con il gol più veloce nella storia del calcio professionistico italiano,realizzato da Daniele Bellotto dopo sette secondi ed ottantotto centesimi.
Il finale di campionato è deludente ed il sesto posto in classifica in condivisione col Bari sa tanto di occasione sfumata.
Como,Modena,Reggina ed Empoli promosse in serie A
Ternana ripescata in serie B per il fallimento della Fiorentina retrocessa dalla serie A
Cittadella,Pistoiese e Crotone retrocesse in serie C1
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Cartolina per la Presentazione della Campagna Abbo
Lazzaro al 94°
Classifica Coppa Italia
Empoli 7
Ancona 6
Salernitana 3
Catania 1
Empoli qualificato ai sedicesimi
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