Il rapporto tra Aliberti e Zeman non è più quello dell'anno precedente e durante il ritiro precampionato di Predazzo più volte si sfiora la definitiva rottura,tanto che il tecnico Boemo dopo un lungo tentennare,firma il contratto che lo lega alla Salernitana solo il giorno prima del debutto in Coppa Italia.
Inevitabilmente questi dissapori,mai completamente ricomposti,influiscono negativamente sulla squadra,che esce al primo turno della manifestazione tricolore ed inizia ancora peggio un campionato caratterizzato dai problemi tra le pay-tv e le società,che scioperano per la mancata copertura televisiva.
Alla fine si parte dalla terza giornata grazie ad un accordo che prevede anche la disputa delle gare in notturna durante il periodo autunnale e primaverile.
Per la Salernitana in realtà il campionato inizia solo sulla carta,in quanto in campo l'undici di Zeman sembra completamente assente,collezionando sconfitte in serie.
Dopo la vittoria nel derby col Napoli che cancella un'astinenza che durava da sette giornate,i granata sono di scena a Cagliari,ma la società sarda,che sta provvedendo alla ristrutturazione dello stadio di casa,sceglie come impianto sostitutivo quello di Tempio Pausania;Zeman però non ci sta,infatti secondo lui questo campo ha dimensioni del terreno di gioco non regolamentari,e cosi si arriva alla scena che ha per protagonista il segretario Diodato Abagnara,il quale per ben due volte ne misura la lunghezza.
Alla fine con 58 minuti di ritardo si gioca e la Salernitana perde.
Dopo poche settimane,paradossalmente dopo uno dei pochi risultati positivi conquistati,ovvero il pareggio a Cosenza,Zeman viene esonerato,ed al suo posto arriva Franco Varrella,il quale eredita una situazione ormai compromessa.
la rivoluzione attuata durante il mercato invernale non porta alcun beneficio,tanto che la Salernitana,nonostante una squadra fatta ex novo,conquista una sola vottoria in ventuno partite,chiudendo mestamente all'ultimo posto in classifica.
Nel frattempo però la serie b è piombata nel caos per via di un episodio ribattezzato caso Catania.
Infatti la società della famiglia Gaucci presenta ricorso contro l'omologazione della partita giocata col Siena,chiedendo la vittoria a tavolino in quanto i toscani avevano schierato un calciatore che non aveva scontato una vecchia squalifica.
In realtà l'atleta in questione,Luigi Martinelli,aveva saltato una partita della prima squadra,ma nello stesso fine settimana ne aveva disputata una con la formazione primavera come fuori quota.
Il caso è spinoso,tanto che il verdetto viene più volte ribaltato e diventa definitivo a fine campionato,quando vengono assegnati i tre punti ai siciliani.
Questa vittoria risulta però decisiva ai fini della classifica,portando il Catania alla salvezza e costringendo allo spareggio Napoli e Venezia.
La società lagunare però per cautelarsi aveva frattanto presentato un ricorso simile per la posizione del calciatore Vito Grieco nello scontro diretto con il Catania.
Anche il risultato di questa gara viene ribaltato a tavolino e conseguentemente vengono ribaltate anche le sorti delle due formazioni;Venezia salvo e Catania in serie C1.
I siciliani ricorrono al TAR,ma la situazione viene sbrogliata solo dalla politica,che con il decreto legge salvacalcio cancella tutte le retrocessioni,tranne quella del Cosenza che è fallito,al cui posto viene ripescata per meriti sportivi la Fiorentina,passata direttamente dalla serie C2 alla serie B.
Sampdoria,Siena,Lecce ed Ancona promosse in serie A
Retrocessioni in serie C1 annullate per decreto legge a seguito del caso Catania,con l'eccezione del Cosenza fallito,al cui posto viene ripescata la Fiorentina per meriti sportivi
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