Fallito il ritorno in serie B al primo tentativo,la Salernitana riparte con una compagine societaria ridotta rispetto all'anno precedente;restano accanto al presidente Lombardi solo Gaetano Carratù e Domenico Iennaco e questo si riflette anche sulla costruzione della squadra.
Viene infatti assunto come direttore sportivo Enrico Coscia,debuttante in questo ruolo,che affida la panchina dei granata a Raffaele Novelli,già allenatore della primavera della Salernitana durante l'era Aliberti;l'obiettivo è quello di costruire una squadra giovane che possa regalare spettacolo e valorizzare qualche elemento per fare cassa.
Dopo le eliminazioni in Coppa Italia ed in Coppa Italia di serie C,alle quali la Salernitana partecipa dopo un anno di assenza,è tempo di campionato.
I granata partono subito con due vittorie interne ed una sconfitta in trasferta,prima di andare a Terni per assistere alla farsa dello stadio Liberati,chiuso per una lite tra il comune e la società umbra;la partita viene data vinta alla Salernitana,ma incredibilmente dopo una serie di ricorsi sarà rigiocata a distanza di sei mesi,addirittura dopo la gara di ritorno.
Il rendimento altalenante dei ragazzi di Novelli fa finire il tecnico salernitano sulla graticola all'indomani del pareggio nel derby con la Cavese,caratterizzato da violenti scontri allo stadio Arechi;la successiva sconfitta a Martina Franca determina l'esonero del trainer a cui segono immediate le dimmissioni del direttore sportivo Coscia.
Viene assunto Gianfranco Bellotto che debutta subito con una vittoria interna sul San Marino;la successiva gara casalinga contro la Ternana,viene rinviata a causa della morte dell'ispettore Raciti avvenuta prima del derby siciliano tra Catania e Palermo.
Alla ripresa dei campionati vengono adoperate una serie di misure restrittive,come la chiusura degli stadi in assenza della doppia recinzione e dei tornelli;come conseguenza di questo provvedimento la Salernitana gioca due gare a porte chiuse e tre con la presenza dei soli abbonati,prima che l'Arechi sia riaperto a tutti,con l'eccezione della Curva Nord,durante l'ultima gara interna della stagione.
Nel frattempo la compagine guidata da Bellotto aveva già conquistato i punti salvezza decisivi contro l'Ancona,ed importanti novità avevano interessato anche la società,con l'ingresso di Vittorio Murolo al posto dei soci di minoranza Carratù e Iennaco e con la nomina di Angelo Mariano Fabiani come direttore generale,con l'obiettivo di programmare in anticipo il nuovo campionato di terza serie,
Avellino 2 punti di penalizzazione
Ravenna promosso in serie B e qualificato alla Supercoppa di serie C1
Avellino,Cavese,Foggia e Taranto qualificate ai playoff
Martina,Teramo,Ancona e San Marino qualificate ai playout
Giulianova retrocesso in serie C2
Risultati semifinali playoff:
Foggia-Cavese 5-2
Cavese-Foggia 3-1
Taranto-Avellino 1-0
Avellino-Taranto 1-0
Foggia ed Avellino qualificate alla finale playoff
Risultato finale playoff:
Foggia-Avellino 1-0
Avellino-Foggia 3-0 (d.t.s.)
Avellino promosso in serie B
Risultati playout:
Ancona-Teramo 2-0
Teramo-Ancona 2-2
San Marino-Martina 0-2
Martina-San Marino 1-1
Teramo e San Marino retrocesse in serie C2
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