La salvezza ottenuta all'ultima giornata del precedente campionato non serve per ricucire il difficile rapporto tra la società della Salernitana ed il Comune di Salerno,incrinatosi per delle incomprensioni sul progetto di realizzazione di un nuovo stadio modello inglese,che secondo il presidente Lombardi ed il suo socio Murolo rappresenta l'unica soluzione per permettere ad una società di calcio di autofinanziarsi.
Cosi proprio Lombardi decide di convocare una conferenza stampa al Grand Hotel Salerno,aperta a stampa e tifosi,durante la quale spiega che senza la possibilità di investire nel progetto stadio si vede costretto ad una politica economica diversa da quella adottatta negli anni precedenti e quindi all'insegna dell'austerity.
Sempre durante la conferenza viene annunciata la riconferma del tecnico Brini e l'imminente acquisto del marchio della Salernitana Sport,da diverso tempo all'asta presso il tribunale fallimentare.
Purtroppo le conseguenze di questo chiarimento tra la società e la città non sono quelle sperate da Lombardi che viene duramente criticato per le modalità di svolgimento della conferenza e per aver prodotto una spaccatura ancora più netta con l'Amministrazione Comunale.
A rendere ancora più caotica la situazione in casa granata è la rottura che si registra tra Lombardi e Murolo e che porta all'uscita di scena del socio di Cassino,che ricorre anche alle vie giudiziarie contro l'ex amico di Vallo; successivamente la decisione del tribunale da ragione a Lombardi che diventa cosi interamente proprietario della Salernitana.
E' sotto questi cattivi auspici che Guglielmo Acri,nominato direttore sportivo,prova a costruire una squadra in grado di conquistare una tranquilla salvezza.
La Salernitana supera un turno in Coppa Italia,ma si deve arrendere nel successivo ancora una volta al San Paolo contro il Napoli,ma i problemi più grandi si evidenziano in campionato dove la partenza è da incubo;cinque sconfitte in altrettante gare che costano la panchina al tecnico di Porto Sant'Elpidio.
Viene scelto come successore Marco Cari,con il quale però la squadra non riesce ad invertire la tendenza negativa,tanto che il presidente Lombardi decide di esonerare il direttore sportivo Acri e di ingaggiare al suo posto Nicola Salerno,il quale dopo la sconfitta maturata a Reggio Calabria da il benservito all'allenatore ed affida la panchina della Salernitana a Gianluca Grassadonia,tecnico della primavera,sprovvisto di patentino e che viene affiancato dopo tre settimane di deroga da Ersilio Cerone.
E' questo il miglior momento dei granata che danno persino l'impressione di potersi reinserire nella lotta per la permanenza in categoria anche grazie al rientro in gruppo di Merino fermato da un bruttissimo infortunio ai legamenti del ginocchio durante il ritiro precampionato.
Purtroppo le speranze di rimonta si infrangono definitivamente ad Ascoli dove i granata due volte in vantaggio si fanno raggiungere e superare dai padroni di casa.
La settimana successiva,dopo il pari interno con il Cesena,Grassadonia sonoramente contestato dal pubblico,che mai gli ha perdonato un brutto gesto fatto contro la squadra della sua città quando vestiva da calciatore la maglia del Cagliari nell'anno 1998-1999,viene esonerato e sulla panchina della Salernitana resta il solo Cerone.
In contemporanea all'esordio del nuovo tecnico contro il Ciiadella arriva sulla Salernitana la batosta finale,una penalizzazione di 6 punti per un discutibilissimo presunto illecito sportivo che si sarebbe verificato nell'anno dell'ultima promozione in B dei granata,durante Potenza-Salernitana e che viene imputato al club presieduto da Lombardi,nonostante nessun tesserato sia coinvolto nella vicenda.
Dopo questo ulteriore colpo,il campionato dei granata diventa un vero e proprio calvario,con ben dodici sconfitte nelle ultime tredici partite,che accompagnano lentamente la Salernitana in terza serie denominata da un paio d'anni Prima Divisione Lega Pro.
Salernitana 6 punti di penalizzazione per presunto illecito sportivo
Crotone ed Ancona 2 punti di penalizzazione
Lecce e Cesena promosse in serie A
Brescia,Sassuolo,Torino e Cittadella qualificate ai playoff
Ancona fallito per problemi finanziari
Triestina e Padova qualificate per i playout
Mantova e Gallipoli retrocesse in prima Divisione Lega Pro e successivamente fallite per problemi finanziari
Salernitana retrocessa in Prima Divisione Lega Pro
Risultati semifinali playoff:
Cittadella-Brescia 0-1
Brescia-Cittadella 0-1
Torino-Sassuolo 1-1
Sassuolo-Torino 1-2
Brescia e Torino qualificate alla finale playoff
Risultato finale playoff:
Torino-Brescia 0-0
Brescia-Torino 2-1
Brescia promosso in serie A
Risultato playout:
Padova-Triestina 0-0
Triestina-Padova 0-3
Triestina inizialmente retrocessa in Prima Divisione Lega Pro,ma successivamente ripescata
Figurine 2009-2010
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