Ancora una volta la Salernitana è costretta a ripartire da zero,con una nuova società,ma questa volta da un campionato dilettantistico. Le norme prevedono che sia il sindaco della città,Vincenzo De Luca,a dover scegliere a chi affidare il difficile compito di riportare Salerno nel più breve tempo possibile nel calcio che conta. Viene presentato un vero e proprio bando pubblico al quale rispondono sette cordate; la scelta del primo cittadino,appoggiata ed indirizzata anche dal volere della tifoseria,ricade sulla Morgenstern Srl,dietro la quale ci sono Marco Mezzaroma, marito della ministra Carfagna e Claudio Lotito,già presidente della Lazio. Il 26 luglio 2011, alle ore 12.00, nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno,in una conferenza stampa vengono illustrate le linee guida del progetto e viene presentata la nuova società che prende il nome di Salerno Calcio. I colori sociali ricordano quelli del Barcellona ed il logo scelto è quello del Comune di Salerno,ma la promessa è di far tornare nel più breve tempo possibile marchio e colori sociali della storica squadra cittadina.

Dal punto di vista tecnico viene costruito un gruppo che sulla carta non dovrebbe avere nessuna difficoltà a stravincere il girone di serie D nel quale è stato inserito,ed infatti nonostante qualche affanno di troppo il tecnico Carlo Perrone riesce a portare a termine il compito che gli era stato assegnato. Superata la strenua resistenza del bellicoso Città di Marino,dopo un solo anno Salerno torna ad avere una squadra nel calcio professionistico,aspettando il ritorno della Salernitana.

L'ultimo atto della stagione è la Poule Scudetto di serie D che vede partecipare le squadre vincitrici dei nove gironi del massimo campionato dilettantistico. Dopo aver vinto il suo girone, il Salerno viene eliminato in semifinale ai calci di rigore dal Teramo. Il titolo viene vinto dall'Unione Venezia.