Il protrarsi della seconda guerra mondiale rende sempre peggiore la situazione economica dell'Italia e nonostante l'ordine del regime fascista di continuare i campionati per dare una parvenza di normalità alla quotidianetà,nelle serie minori urge una riforma per ridurre i costi e permettere alle società di partecipare ai campionati. Proprio per questo la serie C,allargata a ben 145 squadre,viene suddivisa in 12 gironi,in modo da ridurre la durata del campionato e la distanza delle trasferte.

La Salernitana è inserita nel gruppo L,composto da dodici formazioni e,priva di Margiotta,passato in prestito al Baratta Battipaglia per consentirgli di svolgere il servizio militare,fa valere la superiorità già dimostrata nella stagione precedente,vincendo il girone con sei punti di vantaggio proprio sulla compagine battipagliese.

Il primato consente alla Salernitana di qualificarsi per il Girone Finale,inizialmente composto da sei formazioni,poi diventatate cinque dopo la prima giornata,quando il Catania è costretto a ritirarsi per il complicarsi degli eventi bellici che vedono la Sicilia come la prima regione ad essere interessata dai bombardamenti seguiti allo sbarco delle Forze Alleate.

Dopo il girone d'andata la Salernitana è terza,dietro Varese e Terni.L'inseguimento dura fino all'ultima gara quando è in programma proprio la trasferta in Umbria,con i padroni di casa in vantaggio di un punto in classifica. E' il 6 giugno,la Salernitana ha solo un risultato a disposizione e lo ottiene dopo aver rimontato due volte lo svantaggio. Al termine della contesa la promozione in serie B diventa realtà,ma stavolta non c'è tempo di festeggiare,infatti,già durante il viaggio di ritorno in treno,i calciatori avvertono il sibilo dei primi bombardamenti di una guerra che soli quindici giorni dopo la città di Salerno toccherà con mano.